Siamo storie da raccontare. Perchè scrivere è un atto istintivo, spontaneo, che appartiene a tutti. Nella scrittura c’è la voglia e il desiderio di comunicare, di rendere partecipi altri delle nostre storie: di quelle vissute e di quelle soltanto osservate da lontano. C'è la voglia di condividere le emozioni.
Il linguaggio orale è comunque un formatore di pensiero, uno strumento atto a catalogare le esperienze in categorie significative per analizzarne, in maniera anche inconsapevole, il contenuto. La scrittura è un livello ancor più ampio.
Scrivere vuol dire fermare il tempo, arrestare fugacemente la continuità del divenire al pari di un’immagine, uno scatto impresso che non è delineato dai contorni della luce, ma da contorni più profondi che sono quelli del pensiero.
Sono infiniti i modi con i quali si può raccontare la realtà, la propria realtà e quella degli altri. La scrittura è uno di questi, di sicuro non l’unico dei modi possibili, ma uno dei più intensi.
Credo che le parole siano comunque degli involucri. A volte sono vuote, fragili, altre volte invece gradevoli ed equilibrate e celano al loro interno pensieri profondi. Si può adorare il silenzio, e io l’adoro, ma non potrei vivere senza le parole. Quando le parole trovano la loro dimensione più' adatta, più consona alla loro forma, è un gesto obbligato quello di metterle su carta, di organizzarle in strutture semplici nella loro complessità per dare origine appunto ai racconti, ai frammenti di vita, forse ai sogni. Non è un atto fine a se stesso questo, ma è un atto che trova il suo logico completamento e la sua naturale sublimazione nel processo finale, che è quello della lettura.
Cosa siamo alla fine se non tante storie da raccontare, tanti colori persi nel vuoto che soltanto delle linee, dei contorni a volte netti, altre volte molto più eterei, riescono a staccare dal vuoto assoluto per dargli appunto consistenza ?
Ecco, io penso che le parole siano esattamente questo, dei semplici contorni per far emergere le storie. Siamo noi persone in fin dei conti che diamo un senso a tutto ciò che ci circonda, a un mondo che senso ne avrebbe ben poco se nessuno di noi, con i suoi occhi, con il suo sguardo, con il suo pensiero, non fosse qui a osservarlo. Se nessuno non fosse qui a esserne, sotto tutti gli aspetti, parte integrante, la parte più bella e complessa che finora natura ha voluto mostrarci.
Questo dunque è uno dei motivi principali per cui mi piace scrivere e le storie da raccontare, da accogliere nel profondo del nostro animo, sono sempre tante. Molte più di quanto a volte non riusciamo nemmeno a immaginare.
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